sabato 29 agosto 2009

Continuano i rapporti di ascolto.

Tra le diverse conferme di ascolto del beacon IQ6AN/B ( sia via e-mail che su skype) ce n' è pervenuta una anche da Monaco di Baviera (Munich), in JN58TC, a cura di DK9MN, Manfred con segnali ricevuti nell' ordine dell' S 3 - 4.
La cosa che mi ha colpito è l' antenna di ricezione costituita da un "trombino" (horn) di piccole dimensioni, sicuramente dispone di un ottimo transverter!
Qui di seguito vi propongo le immagini inviatemi da DK9MN ed un estratto dal cluster di F5LEN

sabato 1 agosto 2009

I primi "rapporti" sul Cluster

Dopo i primi rapporti di ascolto passati in maniera "informale" da I3ZHN, Silvio e da I3OPW, Armando già dal momento dell' attivazione e quelli successivi forniti da vari OM della zona 3 e 4 (tra cui I3EME che ci ha fatto notare che siamo abbastanza vicino al suo..) sono arrivati sul cluster i primi rapporti di ascolto esteri.
Puoi andare direttamente a dare un' occhiata al WebCluster di F5LEN cliccando qui.
Qui di seguito l' immagine della videata estrappolata dal cluster ( a cura di i6gfx dal sito ARI di Ancona).

martedì 21 luglio 2009

Un Beacon, come e perchè!?

Per Beacon o Radiofaro si intende un trasmettitore, su una frequenza nota, che invia in continuazione, 24 ore su 24 per 365 giorni l’ anno, il proprio identificativo di stazione (in CW).

Lo scopo, soprattutto in ambito radioamatoriale e sulle frequenze “alte”, è fondamentalmente quello dello studio della propagazione ma anche quello di avere un segnale sempre presente, dato l’ esiguo numero di operatori disponibili su queste bande.

Se vuoi saperne qualcosa di più puoi andare su wikipedia al link: http://it.wikipedia.org/wiki/Radiofaro , o sul sito dell’ ARI sono riportate alcune frequenze dei beacon nazionali, puoi vederle cliccando qui.
Oppure puoi andare sul sito di iw6atu per altre informazioni sul "vecchio" I6X.

lunedì 20 luglio 2009

Un pò di storia...

Il motivo che ci ha spinto alla realizzazione di questo beacon a 10 GHz è stato, nel nostro caso, quello di avere uno strumento per valutare il rain scatter nonché “sdebitarci” verso le diverse stazioni del nord Italia e nord Europa che per molti anni avevano messo (e continuano a mettere) a disposizione i loro beacons nei nostri confronti. Una lista dei beacons la puoi trovare nel sito di OK1JKT.

Qui sotto un' immagine del team in fase di progetto/realizzazione del beacon nella sua primissima versione (come I6X).












L' immagine
di cui sopra è storia relativamente recente ma le origini sono ben più remote, sopratutto per I6XCK ( a sx che osserva...) e i I6CXB ( a dx di spalle...).
Qui di seguito, invece, alcune immagini "storiche" dell'
era pionieristica dei 10 GHz, nei primi anni 80!


























Qui sopra alcune immagini dei tempi mitici delle microonde italiane, Vico I6ZAU ( allora I6) e Cesare I6XCK, sul Monte Conero, alle prese con i "gigafoni" (RTX a 10 GHz FM full-duplex).

E' proprio vero che per fare i Microondisti, allora, bisognava essere degli "idraulici", notate nella foto inbasso a sinistra, il sistema di sintonia della cavità ( meccanismo recuperato da un contatore dell' acqua...!).

domenica 19 luglio 2009

Caratteristiche tecniche

BEACON: IQ6AN/B

QRG: 10368.850 MHz (+/- qualche KHz)

Loc.: JN63QN

a.s.l.: 250 m

QTF: 355° da JN63QN

Power ERP: 10 W

sabato 18 luglio 2009

Qualche INFO tecnica...








L’ oscillatore termostatato (OCXO), è la classica “stufetta” ovvero un oscillatore, racchiuso all’ interno di uno scatolino, mantenuto a temperatura costante da un sistema controreazionato.

Nella prima relase era stato utilizzato un progetto pubblicato su Radio Rivista a cura di I8CVS e realizzata da I6XCK (iw6atu e iw6avw i c.s.) poi ripreso anche da I2SG nel suo libro.

Nell’ attuale versione usiamo un’ oscillatore di I3OPW (http://digilander.libero.it/i3opw/OCXO/OCXO.html ).

L’oscillatore adotta un quarzo a 115.210 MHz, in risonanza serie, 5° overtone, con temperatura di esercizio di 60°.

La prima fornitura è stata fatta dalla ditta T.P.E. di S. Giovanni in Persiceto ( ora XTAL) poi dati gli scarsi risultati in stabilità, siamo passati ad una ditta tedesca.

Moltiplicatore X 18. Uno degli “assi nella manica” è proprio questo modulino di recupero da un ponte professionale Teletta che dalla frequenza di 115, 21 MHz porta, moltiplicando X 18, direttamente a 2073, 768 MHz con un livello di +15 dBm. In uscita è poi stato inserito un circolatore/isolatore per proteggere lo stadio di uscita.

Su questo stadio effettuiamo la modulazione CW ( interrompendo semplicemente l' alimentazione).

Moltiplicatore X 5. Altro dispositivo interessante è questo moltiplicatore X5, anche questo di recupero da un Ponte Radio telefonico. La particolarità che è “passivo”, ovvero la moltiplicazione viene effettuata da un diodo che quindi non necessita di alimentazione; nelle prime generazioni ( non primissime) infatti si raggiungevano le frequenze alte (microonde) con successive moltiplicazioni realizzate con diodi partendo da una sorgente amplificata ( ad alto livello) non più alta di 600/700 MHz. Con questo “attrezzo” si raggiungono già i 10 GHz, dai 2073, 768 MHz moltiplicando x 5 si arriva direttamente alla frequenza di uscita a 10 GHz. Lo scotto che si deve pagare però è quello che non guadagna, anzi attenua intorno ad una decina di dB!

Filtro passa banda. All’uscita di tutto questo ambaradan è stato inserito un filtro per dare una “pulita” al tutto, anche lui però si ciuccia qualche dB.

Amplificatore con TWT. Il vero “pezzo forte”della realizzazione è l’amplificatore con i l TWT o per dirlo in maniera nostrana un “Tubo ad Onde Progressive” (TOP). Questo è un dispositivo quasi miracoloso, con solo 0 dbm (1 mW) può dare in uscita la bellezza di +40 dBm (10 Watt).

Descriverne il funzionamento non è facile…ci vorrebbe del tempo.

Il tubo impiegato è un RW1136 fatto lavorare con una IK di 80 mA ed una I el. 570 mA.

Ma come tutte le cose belle ha il rovescio della medaglia ovvero un alimentatore complicato e molto vulnerabile!

Nel nostro caso usiamo un Alimentatore Siemens RWN320. ( Se ti servissero gli schemi dell' oggetto li puoi trovare nel sito del CRBR, cliccando qui)

Circuiti “Accessori”: Alimentatori vari per i diversi dispositivi, compreso quello a 48 Volt per l’ RWN320.

Generatore di CW, nella prima versione su progetto di IK6PCP pubblicato su CQ Elettr.di qualche anno fa, ora sostituito con un più moderno PIC su un progetto di IK0WRB.


venerdì 17 luglio 2009

Mappa


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